India - Il triangolo d'oro
Un luogo contrastante che ti cattura lasciandoti la voglia di visitarlo ancora.
L’india è il paese più popoloso al mondo con i suoi 1,4 miliardi di abitanti divisi tra città affollate e piccoli villaggi rurali sparsi in tutta la sua superficie. Il triangolo d’oro, un giro tra le città di Delhi, Angra e Jaipur, mi ha dato la possibilità di iniziare a conoscere questo grande paese che nasconde tanti luoghi da visitare, vivere e conoscere nella loro contrastante bellezza.
Il primo approccio col traffico indiano è traumatico, auto, motorini, tuc tuc e mezzi di ogni tipo (sì, in giro ci sono mezzi di trasporto custom al limite della fantasia) si muovono all’unisono come un vorticoso, e rumoroso, torrente, ogni piccolo cambio di direzione è anticipato e seguito da strombazzamenti dalle mille tonalità, un continuo suono di clacson di ogni genere ma, la cosa forse più impressionante, è che nonostante questa apparente caoticità, il flusso si muove costantemente e nessuno sbatta, almeno, per quel che ho visto mi sarei aspettato 1 tamponamento al minuto, e invece…
Iniziamo il nostro viaggio entrando nella moschea nota come Jama Masjid, una delle moschee più conosciute di tutto il paese con i suoi preziosi intarsi di marmo nero fatti sulla base di marmo bianco.
Le caotiche strade ricche di mercati che circondano la moschea.
In india le mucche sono sacre, vagano liberamente per le strade, autostrade comprese.
Il complesso archeologico del Qutub Minar include questo minareto in mattoni alto 72 metri che è il più alto del mondo risalente al 1200 e, trovandosi non distante dall’aeroporto, spesso capita ti veder passare degli aerei molto grandi a poca distanza prospettica dallo stesso.
Alcune colonne finemente decorate che si trovano all’interno del sito e che ben rappresentano l’incrocio dell’arte Indo-Islamica.
Al mattino la città di Delhi è avvolta da una fitta foschia che rende tutto un po’ ovattato.
Il Forte di Agra è un patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO, il colore è dato dall’arenaria rossa utilizzata per costruirlo. Risale all’undicesimo secolo e fu costruito dalla dinastia Moghul di origine islamica che dominò su buona parte dell’Asia meridionale.
Cosa si nota in lontananza?
Esatto, uno dei monumenti più famosi del mondo, il Taj Mahal.
Il Mughal Gate, uno degli accessi al complesso del Taj Mahal; finemente decorato con marmo bianco intarsiato con marmo nero e pietre semi preziose creando dei motivi floreali.
Si pasa dalla luce dell’esterno all’ombra di questo atrio che schiude la vista a questo imponente monumento funebre che incanta il mondo da secoli.
Un poeta indiano ha definito quest’opera come “una lacrima di marmo, ferma sulla guancia del tempo”, vi invito a cercare la storia che si nasconde dietro a questa opera monumentale così da poter apprezzare, ancor di più, l’opera stessa e la bellezza di questa definizione.
Uno dei più grandi forti di tutta l’India, il Forte di Gwalior, situato su una rocca sopra l’omonima città.
Il complesso reale di Fatehpur Sikri è un esempio ben mantenuto di città murata moghul voluta da Akbar, imperatore che per primo unificò l’India sotto un’unica bandiera.
Resti di alcuni decori dipinti sull’arenaria.
I fini dettagli intarsiati che impreziosiscono l’intero complesso.
In India gli occidentali pare non siano così diffusi quindi può capitare che persone, ragazzi, scolaresche vi si avvicinino per chiedervi di poter fare una fotografia con loro e, se la concedete a qualcuno, la folla intorno a voi inizierà a crescere. Se siete giù di corda, se vi sentite tristi, fate un giro in India, vi faranno sentire osservati come se foste dei personaggi famosi.
Qui usano fare le impalcature usando il bambù, vedere queste costruzioni intorno a palazzi in ristrutturazione o ovunque vi fossero dei lavori era davvero particolare.
Chand Baori o il pozzo-palazzo di Abhaneri è uno dei pozzi più profondi di tutto il paese ed è famoso per questa impressionante geometria creata da queste scale che erano usate per scendere fino al livello dell’acqua. Purtroppo non è più possibile scendere da quelle scale ma anche la vista dall’alto lascia tutt’altro che indifferenti.
Avevo visto molte volte questa particolare struttura architettonica in varie foto o documentari, vederlo da vivo è stato davvero emozionante.
Hawa Mahal o il palazzo dei venti, costruito per far si che le donne della famiglia reale potessero vedere le feste in strada senza essere viste.
Il Forte di Amber a Jaipur
Questo non è un addio, ma solo un arrivederci, arrivederci ad un paese che, nelle sue grandi contradizioni, è culla di una civiltà che ha tanto da insegnare e da donare.